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Al via da La Maddalena il progetto di citizen science M.A.R.E.

Per dodici settimane il catamarano One raccoglierà dati sulla salute del Mar Tirreno

La Maddalena

Per dodici settimane raccoglierà dati in tutto il Mar Tirreno, attraverso monitoraggi e misurazioni effettuate con il più basso impatto ambientale possibile: One, un catamarano a vela di 45 piedi, attrezzato come un piccolo laboratorio è salpato lo scorso 29 aprile dalla banchina del Centro Velico Caprera.

Ha preso il via così il progetto di citizen science M.A.R.E (Marine Adventure for Research & Education), portato avanti dal Centro Velico Caprera, sviluppato in collaborazione con One Ocean Foundation e patrocinato dalla Marina Militare. Al suo rientro, dopo ottantaquattro giorni di navigazione e ricerche, si potranno avere risposte in più sulla salute dei nostri mari. Il catamarano One, toccherà infatti ben ventitré Aree Marine protette e due zone di interesse, effettuando analisi, misurazioni e monitoraggi. “Siamo partiti da un’idea semplice – ha spiegtoa Paolo Bordogna, presidente del Centro Velico Caprera – , utilizzare il sistema di propulsione ecologico per eccellenza, il vento, per un progetto scientifico che mettesse al centro del proprio studio la salute del mare. E che lo facesse con il più basso impatto possibile. Per arrivare all’obiettivo, abbiamo unito la nostra competenza nell’arte marinaresca a quella scientifico-divulgativa di One Ocean Foundation”.

“Abbiamo incentrato il nostro protocollo scientifico su alcuni temi portanti – ha raccontato Ginevra Boldrocchi, coordinatrice scientifica di One Ocean Foundation – , come la raccolta di campioni di organismi zooplanctonici, bioindicatori naturali di inquinamento ambientale, per valutare la presenza e il bioaccumulo di contaminanti persistenti nel Mar Tirreno, ma anche sul monitoraggio della biodiversità marina, attraverso campionamenti di DNA ambientale”.

Il progetto, complesso e ambizioso, aveva necessità di essere supportato da partner all’altezza della sfida e ha ottenuto importanti patrocini, come quello del Ministero della Transizione Ecologica, della Guardia Costiera e della Regione Sardegna.

“Yamamay, Polaroid, Sorgenia e Synergie – ha commentato Bordogna – sono realtà con cui condividiamo una visione fatta di precisi valori, che abbiamo voluto mettere nero su bianco in un manifesto di progetto. Avevamo bisogno di questo tipo di sintonia perché il loro coinvolgimento sarà attivo, visto che saranno proprio i loro ospiti ad aiutare il team scientifico nelle varie attività che verranno svolte a bordo”.

Identico impegno risuona anche nelle parole dei patrocinatori. “La tutela dell’ambiente marino è nel DNA di ogni marinaio. Anche per questo motivo Marina Militare partecipa attivamente al progetto M.A.R.E. Lo faremo non solamente a La Maddalena ma anche lungo le varie tappe dell’iniziativa – ha commentato Mauro Panarello, comandante della Scuola Sottufficiali della Marina -. Il nostro obiettivo è di condividere con tutti gli italiani, i giovani soprattutto, l’importanza del mare, un mare libero e in piena salute, per il nostro Paese”.

Antonella Brianda

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