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All’aeroporto Olbia Costa Smeralda una nuova pista per volare lontano

Duecento operai e quaranta giorni di lavoro: nello scalo una infrastruttura di ultima generazione

aeroporto Costa Smeralda

L’aeroporto guarda lontano. E lo fa anche grazie a una pista nuova di zecca. Chi atterra e decolla non può non notare che le cose, al Costa Smeralda, sono decisamente cambiate. Lo scalo di Olbia può infatti adesso contare su una pista di ultima generazione.

I lavori di rifacimento totale dell’infrastruttura, durati in tutto una quarantina di giorni, erano cominciati a febbraio ed erano terminati a marzo, in concomitanza con l’inizio del lockdown. Il cantiere, che per tutta la durata delle operazioni si fermava per sole 4 ore al giorno, ha visto impegnati duecento uomini.

Una grande soddisfazione, per la Geasar. L’obiettivo della società di gestione, della cui compagine azionaria fa parte anche il Consorzio Costa Smeralda con lo 0.2%, è infatti quello di rendere l’aeroporto sempre più moderno e adeguato al mondo che cambia. Per questo la vecchia pista è stata eliminata e al suo posto la Pavimental, che si era aggiudicata i lavori, ne ha realizzata una totalmente nuova. Terminata questa operazione, la pista sarà infine allungata di 300 metri, dagli attuali 2.445 ai futuri 2.745. In questo modo l’aeroporto potrà anche aumentare la sua categoria, da Delta a Eco.

Di conseguenza a Olbia potranno atterrare aerei con una apertura alare di 65 metri e lo scalo potrà essere collegato con città molto più lontane, come per esempio Los Angeles. Lo scorso inverno, durante i 40 giorni di lavori, la Geasar era stata ovviamente costretta a sospendere ogni attività di volo.

Per l’occasione, però, la società di gestione aveva deciso di animare l’aerostazione attraverso il Flight club, un ricco cartellone di eventi che era riuscito a richiamare decine di migliaia di persone.

Solo alcuni appuntamenti, e cioè quelli programmati nei primi giorni di marzo, erano stati purtroppo annullati per via delle nuove regole sul distanziamento sociale. Sempre a causa della pandemia di coronavirus la Geasar non ha potuto neanche inaugurare la sua pista nel mese di marzo, visto che le operazioni di volo sono poi riprese a maggio con i voli privati e a giugno con i voli di linea.

Nel frattempo, la società che gestisce l’aeroporto Costa Smeralda sta anche lavorando per ampliare l’aerostazione. Il motivo è questo: lo scalo olbiese, nel 2017 al secondo posto tra i migliori aeroporti europei di medie dimensioni, ha bisogno di nuovi spazi per far fronte al costante aumento dei passeggeri, con la speranza che i numeri, dopo l’emergenza legata al coronavirus, tornino presto quelli di pochi mesi fa.

Dario Budroni

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