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22 Ottobre 2019

Una per correre, una per guidare


Una per correre, una per guidare


L\'eclettico brand americano Scuderia Cameron Glickenhaus ha un obiettivo: vincere la 24ore di Le Mans nel 2020 e rendere poi quel modello road legal.



La Scuderia Cameron Glickenhaus è famosa per costruire hyper car ultra lusso in edizione limitata e dalle prestazioni eccezionali. E poiché la passione per i motori è per a SGC, come è soprannominato il marchio automotive, insieme al divertimento e al piacere della sfida, uno degli scopi del brand, a Sleepy Hollow, N.Y., perseguono costantemente un semplice obiettivo: cercare le “peggiori” e più dure gare del mondo, realizzare vetture che possono parteciparvi, e, magari, vincerle. E portare, poi, quei modelli racing in strada. Fedeli al motto “Alcune compagnie costruiscono macchine, noi, invece, sogni”. E così è stato per la 007 LPM1 completamente differente dalle altre auto costruite dall\'eclettico marchio fondato dal produttore cinematografico, regista, imprenditore e fanatico collezionista di Ferrari, James Glickenhaus. Soprattutto dalle più nota SCG 003. La ricerca di unicità si è trasformata così in un progetto totalmente innovativo di supercar con lo scopo dichiarato di partecipare alla prossima 24ore di Le Mans, prevista per il 23/24 giugno del 2020. Con l\'idea di vincerla, traguardo che sfugge agli americani da mezzo secolo. Infatti, l\'ultima ad aggiudicarsi quella competizione nel Circuit de la Sarthe fu, nel 1969, la Ford con il modello GT40 guidata dal belga Jacky Ickx e dal britannico Jack Oliver. Una ferita all\'orgoglio statunitense mai rimarginata. «Sono passati 50 anni da quando un\'auto costruita in America ha vinto la classifica assoluta a Le Mans. Il nostro obiettivo è cambiare questa situazione», ha dichiarato bellicosamente James Glickenhaus. I suoi diretti avversari, al momento, saranno Aston Martin e la Toyota che hanno già confermato la presenza. Mica pizza e fichi. Comunque, per ora, della SCG 007 LPM1 non è dato di sapere molto.



Saranno disponibili due esemplari ufficiali race e uno in configurazione road legal, in serie limitata e numerata di soli 25 unità. Prezzo stimato sul milione di dollari. Ciascuna. La vendita della versione stradale diventa così una sorta di crow funding per finanziare l\'avventura di Le Mans. Le immagini rese disponibili dalla SCG mostrano due livree, una, si presuppone per la gara, rimanda alle Alfa Romeo serie Endurance nella colorazione più classica grigio chiaro-rosso, tipica degli anni Settanta. L\'altra, per la stradale, invece, più “americana” dovuta all\'unione di bianco e blu. Sempre dalle foto la passione per lo “stile italiano” - una vera e propria attrazione, avvertibile anche nel nome del brand che sfoggia un italianissimo Scuderia - si fa ulteriormente notare. E siamo ancora in tema Alfa, sia per il disegno dei cerchi e sia per quello della coda che rimanda ai vari modelli BAT della casa di Arese, la Berlinetta Aerodinamica Tecnica, sviluppati in tre serie successive, la 5 nel 1953, la 7 nel 1954 e la 9 nel 1955 e nel 2008 nella 11 sempre in collaborazione con la Carrozzeria Bertone. Si notano anche le pinne laterali ricurve, un grande diffusore e gli scarichi centrali che potrebbero indicare la posizione posteriore centrale del motore endotermico, completamente prodotto in America, molto probabilmente un V6 bi turbo 3 litri da circa 650cv destinato all\'asse posteriore a cui si aggiunge un motore elettrico, per l\'anteriore di oltre 150cv. Quindi, un motore ibrido capace sfruttare al massimo le possibilità offerte dalla trazione integrale e dalla sommatoria dei cavalli. Nulla si sa, invece, dell\'impianto frenante. Altro particolare interessante sono gli specchietti, quasi inavvertibili, ma molto racer e i gruppi ottici appena accennati. Per la struttura ella scocca e lo chassis si pensa alla fibra di carbonio e all\'alluminio per alleggerire ulteriormente una vettura dalle linee molto aerodinamiche e minimaliste che ricordano sia lo stile usa classico sia quello jap, ma anche un pizzico di stile Ferrari . E potrebbe essere diversamente dato che il patron di SCG è un fanatico collezionista delle auto del Cavallino Rampante e di modelli speciali, fra cui un costossimo, coachbuilt Ferrari P4/5 by Pininfarina one off coupè disegnata da Pininfarina e basata su una Ferrari Enzo esteriormente assomigliante alla Ferrari 330/P3/4 del 1967? (Fabio Schiavo)


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