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Vivere a lungo e in buona salute? Ecco le cinque buone pratiche

Sono queste, secondo uno studio dell’American Heart Association, le cinque regole d’oro da seguire per vivere di più e in buona salute

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Non serve la bacchetta magica, bensì impegno e un po’ di fatica nell’arco di tutta la vita. Ovvero: stop al fumo, consumare alcol con moderazione, svolgere esercizio fisico in modo regolare, alimentarsi in modo sano e corretto, mantenere il peso forma. Sono queste, secondo uno studio dell’American Heart Association, le cinque regole d’oro da seguire per vivere a lungo e in salute. Osservarle tutte, infatti, fa guadagnare in media oltre dieci anni di vita. Vediamole allora, nel dettaglio, ricordando che tutte queste regole appartengono a quella prevenzione primaria.

No al fumo

Liberarsi dal vizio delle sigarette è condizione necessaria, ma non sufficiente, per allungare la propria vita dei 10 anni medi stimati dall’American Heart Association. Il fumo, va ricordato, è un’emergenza mondiale, con una dinamica crescente soprattutto nei cosiddetti Paesi Emergenti. Secondo le ultime statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, le sigarette mietono 6 milioni di vittime l’anno (il 10% per il fumo passivo) aumentando esponenzialmente per i fumatori le possibilità di sviluppare un cancro: ciò significa una morte ogni sei secondi. Senza contare la scia drammatica di malattie invalidanti legate allo stesso consumo di sigarette. In Italia i decessi legati alle “bionde” sono oltre 80mila e il 50% dei fumatori muore in media 14 anni prima. Numeri drammatici ed eloquenti al tempo stesso, che tuttavia non sono stati finora sufficienti per arginare questo fenomeno.

No all’alcol

Consumare alcolici con moderazione significa per le donne non superare 5-15 grammi di alcol al giorno e per gli uomini 5-30 grammi. Detto in termini più semplici: lei può bere al massimo un bicchiere di vino e lui due. Un “compromesso” accettabile per coloro a cui piace degustare, magari abbinato a un buon piatto, il cosiddetto nettare di Bacco e che, secondo l’American Heart Association, consente di ottenere il massimo in termini di aspettativa di vita. Meglio ancora, suggerisce inoltre l’associazione, se si tengono sempre sotto controllo anche colesterolo, glicemia e pressione. Anche per quanto riguarda l’alcol ecco qualche numero per spiegare meglio il concetto: ogni anno il suo abuso causa nel mondo 3,3 milioni di morti ed è responsabile dell’insorgenza di oltre 230 patologie, che costano alla società complessivamente almeno 17 milioni di anni di vita.

Fare attività sportiva

Specie per chi lavora alla scrivania o si sposta prevalentemente in auto, il rischio è quello della pigrizia e della sedentarietà. Invece, è molto importante mantenere sempre un buon livello di attività fisica, anche di bassa o media intensità. Insomma, non c’è bisogno di correre maratone o macinare chilometri di nuoto: 150 minuti a settimana di camminata a passo veloce rappresentano il livello minimo di attività fisica richiesta per attenersi ai dettami dell’American Heart Association e aumentare le proprie aspettative di vita. Per quel 38% di italiani che, secondo le ultime statistiche dell’Istat, ha dichiarato di non svolgere alcuno sport, va ricordato che per attività fisica moderata si intendono anche comportamenti virtuosi (e assolutamente fattibili nella vita di tutti i giorni), come muoversi in bicicletta o a piedi per andare a lavorare o fare la spesa, quindi evitando la macchina per ogni spostamento, fare una passeggiata al parco, preferire le scale all’ascensore, dedicarsi ai lavori domestici oppure, magari, scendere alla fermata prima se ci si muove in autobus.

Controllare l’alimentazione

Il cibo è il migliore alleato per tenere lontane determinate malattie e problematiche fisiche. Uno stile alimentare corretto, che eviti eccessivi grassi e zuccheri, garantendo il corretto apporto di frutta e verdura, consente alle donne che rispettano tutte le cinque regole dell’American Heart Association di allungare la vita attesa di 14 anni. Va anche detto che, in tema di alimentazione, gli italiani partono avvantaggiati grazie alla cosiddetta dieta mediterranea, riconosciuta peraltro dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Un recente studio italiano, condotto sulla popolazione del Molise e pubblicato sul British Journal of Nutrition, ha dimostrato che seguire questo regime alimentare diminuisce la mortalità del 25% per gli over 65.

Controllare il peso

Il segreto sta nell’indice di massa corporea, che si calcola dividendo il peso in chili per il quadrato dell’altezza in metri e deve essere compreso fra quota 18 e quota 25. Se si rientra in questi parametri e si seguono le altre quattro regole dell’American Heart Association, cala addirittura dell’82% il rischio di decesso per cause cardiovascolari e per il 65% la probabilità di ammalarsi di tumori mortali.

Ecco dunque le cinque regole, dettate dall’American Heart Association, per una vita lunga e sana: “tendere” verso questa eccellenza, che in un mondo ideale dovrebbe diventare normalità, sarebbe anche un’ottima base per garantire nel tempo la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.

Sibilla Panfili

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