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La storia incontra l’arte

Vittorio Sgarbi ad Alghero nell’atelier dell’artista Elio Pulli

Vittorio Sgarbi, personaggio televisivo e opinionista, ad Alghero visita l’atelier del pittore e ceramista, noto a livello internazionale, Elio Pulli.

La storia incontra l’arte: Vittorio Sgarbi è in Sardegna e, mentre casualmente si trova ad assistere all’ultima gara del campionato nazionale di motocross, visita la zona lavoro di Elio Pulli. Non è certo nuovo all’isola che lui stesso definisce un’idea di paradiso, particolari scatti lo ritraggono rilassato in visita nell’atelier di Elio Pulli, la splendida, singolare galleria di quadri e ceramiche che a Tramariglio, sulla via per Capo Caccia, invita i visitatori a confondersi tra colori e forme di un laboratorio d’altri tempi. Il critico d’arte si attarda ad apprezzare il lavoro dell’artista sardo Elio Pulli. Sono racconti di un’opera di generazioni al lavoro che accostano l’artigianato consegnandolo alla categoria dell’immortalità, sono gesti ed opere che si snodano davanti a un Vittorio Sgarbi docente universitario che scambia col grande, ieratico Pulli parole di divertito assenso mentre non nasconde l’attenzione dello studente sempre sul punto di imparare. Come se la curiosità per i racconti di chi crea l’opera fosse parte stessa della comprensione di un’ispirazione che diversamente si fa invisibile. Come se la voracità di conoscenza fosse condizione unica per la comprensione, il tessuto stesso dell’opera umana.

Figlio d’arte

Il caso di Elio Pulli, figlio di Giovanni, è eclatante. Il maestro che, una volta giunto a Sassari dalla Puglia, diventò punto di riferimento per tutti i giovani che negli anni Cinquanta si incammineranno sulla ribalta internazionale; la sua bottega in corso Vittorio Emanuele divenne presto cenacolo di artisti, ai quali Giovanni Pulli, che Filippo Figari aveva preteso all’Istituto d’arte, insegnava i segreti di una pittura e scultura che detterà legge negli spazi consacrati alla storia dell’arte.
Figlio d’arte, come il compianto fratello Claudio, Elio Pulli, dalla rampa dei suoi 87 anni, non smette di interfacciarsi a uno scenario di realtà isolane in cui scambio, ricerca e crescita sono elementi base di un fermento culturale molto attivo in Sardegna. Maestro del restauro, della decorazione e della ceramica i suoi lavori sono custoditi ed esposti un po’ ovunque.

Le opere di Elio Pulli

Difficile tracciare la mappa delle opere del maestro Pulli che nell’arte sacra esprime gran parte del suo genio; fatica lui stesso a ricollocare cronologicamente tutte le sue statue, porte di chiese, pale d’altare che all’interno della galleria a lui dedicata nel Parco Regionale Naturale di Porto Conte, vengono inventariate in una catalogazione precisa.

Nota la sua collaborazione con l’autore Luciano Goddi che, in una traduzione in lingua sarda de Il piccolo Principe, trasferisce l’immaginario di un’intera isola nel testo sacro di De Sain Exupery e, arricchito delle interpretazioni scultoree, ogni anno attira grandi numeri di visitatori.

Ma non sono solo le scene che ritraggono il piccolo principe sardo a dare una misura d’appartenenza all’interno dei locali di Casa Gioiosa, ex colonia penale, ma l’intera opera riconosciuta da una nazione, come spiega il direttore del parco Mariano Mariani, che decreta una vera e propria dichiarazione d’intenti: «L’interesse di Vittorio Sgarbi per Elio Pulli ci conferma nell’opera di comunicazione internazionale, nel plauso del maestro Pulli vedo l’auspicio di un progetto culturale condiviso».

Il figlio Michele Pulli riporta le parole del critico mediatico sul lavoro di suo padre: «Elio Pulli con la sua arte riesce nella straordinaria intenzione di mantenere la contemporaneità».  

Vittorio Sgarbi parla direttamente a Elio Pulli esaltando l’eccezionale raffinatezza del suo tratto che esprime solennità, promuove e muove idee di libertà e spiega di una voglia di restare e di tornare in Sardegna. Nei giorni precedenti l’isola ha tracciato Vittorio Sgarbi nelle sue visite ad Arbatax, dove ha assaggiato la ricotta di capra di Sergio Mereu e, mentre i social tallonano la popolarità del professore straordinariamente assertivo, il cittadino Sgarbi evidenzia le proprie caratteristiche divisive. Programmata anche una tappa nella sede dell’Università di Sassari, accompagnato dal rettore Gavino Mariotti, dove una lapide commemorativa ricorda la figura dell’ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, suo grande amico.

Così nei locali in cui Elio Pulli dipinge, attardandosi tra i libri che lo citano, Vittorio Sgarbi storico dell’arte, saggista e politico non esita a rimettersi nelle mani di un insindacabile certezza «Voglio tornarci presto in questo luogo che sa di lavoro e sa dell’esperienza di intere generazioni».

Anna Maria Turra

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