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Vacanza con un neonato: ecco una piccola guida

Ecco i consigli per la perfetta vacanza con bebè degli esperti della Società Italiana di Neonatologia

neonato

Il nuovo arrivato è qui, e con lui scoprirai giorno dopo giorno un mondo nuovo e ricco di esperienze meravigliose. Ora ci saranno tanti piccoli adeguamenti da fare e tra questi senza dubbio i viaggi di piacere: potrai continuare a farli? Come dovrai adattarti alla tua nuova vita? Niente panico, non dovrai rinunciare a questi momenti di relax ed evasione, perché in realtà i viaggi con neonato al seguito sono altrettanto gettonati e, previo il benestare del pediatra, è tutto assolutamente fattibile. Ecco, quindi alcuni consigli per la perfetta vacanza con bebè forniti dagli esperti della Società Italiana di Neonatologia.

Il neonato e i mezzi di trasporto

Il primo interrogativo quando si organizza un viaggio è sempre lo stesso: come spostarsi per arrivare a destinazione? Usare la macchina quando possibile è la soluzione più immediata e apparentemente più congeniale, tuttavia non sempre può rivelarsi la più comoda specialmente se si viaggia con un bimbo piccolo che ha bisogno di costante attenzione.

Treno, nave o automobile?

Il più consigliato dalla comunità dei genitori e dagli specialisti è senza dubbio il viaggio in treno. A differenza della macchina che non concede spazio e invece ti obbligherebbe a delle pause frequenti per cambi e pappe (almeno una ogni due ore), scegliendo il treno potrai sederti comodamente nel tuo posto e, quando lo vorrai, alzarti per sgranchirti le gambe con una piccola passeggiata.

Una soluzione simile al treno è la nave, che ti darà la possibilità di portare con te anche la macchina e di prenotare una cabina attrezzata di bagno privato in caso di lunghe traversate. L’unico accorgimento che dovrai prendere prima di prenotare il biglietto è quello di procurarti delle sponde per il letto del bimbo in modo tale che non possa cadere dal letto mentre dorme.

Se scegliessi invece il viaggio in macchina, ricorda alcune piccole regole fondamentali:

  • posiziona eventuali seggiolini come richiesto dal codice della strada
  • non lasciare mai il piccolo solo nell’auto, specialmente in estate
  • occhio allo sbalzo di temperatura sia in estate che in inverno, cerca di non creare troppa differenza tra la temperatura esterna e interna e di non scendere mai oltre i 22-23 gradi.

L’aereo, i pro e i contro

Quando si parla di aereo invece, i pareri sono contrastanti e anche la SIN suggerisce di usare questo mezzo soltanto in situazione di necessità.

Sebbene i neonati possano viaggiare in aereo, infatti, tale viaggio rappresenterebbe per loro una situazione di stress più che di comfort e un potenziale rischio per la loro salute. La cabina chiusa infatti è un potenziale habitat per virus come influenze e raffreddori, inoltre lo sbalzo di pressione in fase di decollo e atterraggio potrebbe turbare il bambino.

Se decidessi di optare comunque per questa soluzione, sappi che ormai le compagnie aeree si sono adattate da tempo ai bisogni dei viaggiatori più piccoli mettendo a loro disposizione benefit di imbarco di vario genere e fornendo tutti gli accessori di cui un genitore può avere bisogno. Si va ad esempio dal seggiolino fornito gratuitamente dalla compagnia agli snack per bimbi già svezzati fino a passatempi e giochi vari o la possibilità di portare gratuitamente con te due articoli per la cura del piccolo, come passeggini o seggiolini. Ricorda quindi prima di fare i biglietti di chiamare la compagnia aerea che hai scelto e di accordarti con loro sulle modalità migliori per viaggiare.

Cosa mettere in valigia

Nel preparare i bagagli cerca di pensare a tutto: come sarà il clima nel luogo in cui andrete? Per quanto viaggerete? Come potresti intrattenere il piccolo nel frattempo? Queste e altre domande ti aiuteranno a fare il punto della situazione con più agevolezza su cosa portare e in quali quantità.

C’è da fare una premessa: ovunque tu vada avrai bisogno di una buona borsa da spalla ed eventualmente anche un marsupio. Dentro potrai mettervi delle scorte di pannolini per il viaggio e per il primo giorno – da rimpinguare in un market all’arrivo – dei giochi per distrarre il bimbo e allietargli il viaggio, acqua e snack se è già svezzato o diversamente una scorta di latte pronto all’uso.

Ricorda poi di portare tutto il necessario legato a pulizia e salute, dalle salviette umidificate per bambini ad eventuali farmaci sotto consiglio del pediatra, creme solari naturali per proteggerlo dal sole estivo e detergenti ad hoc per lui.

Porta con te ricambi per tutto, dai ciucci in quantità per averne sempre di nuovi e puliti al migliore abbigliamento per garantire la protezione necessaria dagli elementi, fino a copertine e corredi per farlo restare sempre comodo e pulito.

Non dimenticare infine il libretto sanitario pediatrico, che in caso di visite o emergenze in loco aiuterà lo specialista ad avere un quadro clinico più chiaro del tuo bambino e a trovare la soluzione migliore per i suoi bisogni!

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Clima caldo o freddo? Ecco cosa consiglia la SIN

Tra le linee guida pubblicate sul proprio sito, la Società Italiana di Neonatologia ha dato alcune fondamentali indicazioni riguardo la scelta della località in cui soggiornare. Ogni clima, infatti, ha i suoi pro e contro, per questo ci sono alcune considerazioni da fare prima di quando e dove andare.

Se hai deciso di viaggiare in estate l’ideale è di evitare climi troppo umidi o tropicali per prevenire il rischio di punture di insetto per il piccolo. In generale, sostituisci i repellenti chimici e i profumi contro zanzare e affini con soluzioni di barriera quali la zanzariera per culla. In questo modo eviterai di utilizzare sostanze potenzialmente dannose sul tuo bimbo che potrebbero provocargli irritazioni cutanee o fastidi alle vie respiratorie. Durante il giorno riparalo il più possibile dai raggi solari diretti per evitare scottature e disidratazione e utilizza creme solari con filtro fisico non untuose, ideali perché più delicate sulla cute.

Le destinazioni montane, sebbene presentino delle temperature miti in estate e quindi ideali per il piccolo sono le meno consigliate per diversi motivi. Il primo è dovuto al cambiamento di altitudine (sempre meglio non superare i 2000 metri di altezza) che richiederebbe un soggiorno di diversi giorni per permettere al piccolo di non risentirne.

Il secondo motivo risiede nell’impossibilità di compiere lunghe passeggiate tra questi scenari con un neonato di poche settimane in un supporto da spalla. In questo caso il rischio sarebbe rappresentato proprio da tale supporto e dalla costrizione del bambino, da evitare nel primo periodo dal momento in cui non possiede ancora una struttura ossea formata.

In generale, la SIN concorda sul fatto che il luogo migliore sia senza dubbio la campagna, che con un clima mite e un ritmo di vacanza più “regolare” garantirà al nuovo nato l’ambiente ideale dove trascorrere il soggiorno mentre i genitori potranno godere del meritato riposo!

Benedetta Piras

Fonte: dal portale web SIN – Società Italiana di Neonatologia, viaggiare col neonato

Crediti foto:

  1. Foto di Xavier Mouton Photographie
  2. Foto di Paul Hanaoka on Unsplash
  3. Foto di Derek Owens on Unsplash

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