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Una goletta da sogno

La Sea Eagle II è il tre alberi più grande mai costruito dall'azienda olandese Royal Huisman

Una goletta da sogno

La Sea Eagle II è il tre alberi più grande mai costruito dall’azienda olandese Royal Huisman.

All’inizio il nome era un anodino Project RH400. Quello finale è Sea Eagle II. Le misure sono impressionanti: 81 metri di lunghezza, 266ft, un timone che misura 4 metri in carbonio composito Rondal Panamax, il più grande costruito finora con questo materiale, e ciascuno dei tre alberi sempre in carbonio Rondal Panamax – sul principale è presente una postazione di vedetta idraulica che può innalzarsi, una struttura dalla quale si può godere di una vista mozzafiato a 360° – di quasi 60 metri d’altezza. Per costruirlo, negli shipyard di Vollenhove in Olanda, è stata usata una quantità da record di fibra di carbonio. Lo yacht di proprietà del miliardario e filantropo taiwanese Samuel Yin – presidente del gruppo Ruentex di Taiwan, con interessi nei servizi finanziari e nel settore immobiliare e partecipazioni nel Sun Art Retail Group, uno dei principali operatori di ipermercati in Cina – è il più grande mai costruito dal brand olandese Royal Huisman. Progettato per essere comodo in crociere attorno al mondo e molto performante.

La consegna al proprietario avverrà nella primavera 2020. Fedele al motto aziendale dello shipyard olandese: “Se tu puoi sognarlo, noi possiamo costruirlo” la Sea Eagle II, tra i cinque yacht d lusso più grandi al mondo ma il più grande in alluminio, colpisce per le misure e per tanti particolari, come ad esempio, il contrasto cromatico tra lo scafo in alluminio scuro e il ponte in legno dorato che esalta le linee sportive create dallo studio Dykstra Naval Architects, per le architetture navali, con gli interni affidati allo studio Mark Whiteley Design. Per gli ospiti sono state previste sei cabine Vip oltre alla suite armatoriale e agli alloggi per i 13 membri dell’equipaggio.

Il design dell’ingresso ‘equipaggio sul ponte di prua si lega con l’aspetto della tuga principale. Dando un senso di continuità e contemporaneamente senza essere visibile. Notevole l’alta prua a piombo, la linea di galleggiamento molto lunga, lo scafo snello che, insieme alle grandi aree delle vele permettono allo yacht alte velocità sfruttando la forza del vento. Altre caratteristiche principali da evidenziare includono un ampio ponte prendisole con controlli al flybridge, una cabina di guida riparata sul ponte sottostante, con zona bar, divani e una grande sala da pranzo all’aperto da cui, grazie a un esclusivo sistema di porte scorrevoli, creato da Rondal, sarà possibile accedere al salone principale con una transizione senza soluzione di continuità.

Tra i pochi rendering disponibili, particolarmente interessante è quello di uno degli interni disegnati da Mark Whiteley, una zona rifinita con paratie di Alpi Walnut e pavimenti in rovere che crea un’area salotto informale più un grande tavolo da pranzo che può ospitare fino a 16 persone. Sono disponibili per ospiti scooter d’acqua, paddleboard stand-up, kayak e due tender, nonché attrezzatura per l’immersione.  «Ora sembra solo un moderno yacht a vela – ha dichiarato Dykstra Naval Architects, responsabile dell’architettura navale – bizzarro, ma per certi versi tradizionale, tra 50 anni, invece, sarà considerato un classico», sentimento ripreso da Mark Whiteley, anche lui responsabile degli interni, che ha affermato: «questo yacht ha un profilo classico e senza tempo con interni puliti e moderni. Non passerà mai di moda». Secondo Thys Nikkels, amministratore delegato: «Usare la nostra esperienza e le menti inventive per creare un yacht goletta contemporaneo innovativo per un rapido passaggio è un segno di spunta per la nostra lista dei desideri.» (Fabio Schiavo)

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