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Sound Architectures, le sculture di Pinuccio Sciola alla Biennale

Le opere più rappresentative dell’artista sardo in esposizione durante la Biennale Architettura di Venezia, dal 10 al 22 agosto

Sound Architectures

Chi sarà a Venezia sentirà persino il suono della roccia. Dal 10 al 22 agosto le sculture di Pinuccio Sciola saranno esposte proprio al Padiglione Italia della Biennale Architettura di Venezia grazie a Sound Architectures, in programma propio in questi giorni a seguito dello stop dell’anno scorso causa covid. Ma dal 22 maggio le porte del Giardino della Biennale si sono riaperte mostrando le ultime novità offerte dai principali Paesi del mondo. I temi presentati dal curatore della Biennale Hashim Sarkis e della parte italiana Alessandro Melis orbitano attorno allidea di comunità. Un elemento che in questi mesi è stato messo a dura prova con l’emergenza sanitaria. Non per questo bisogna sottovalutare la sua importanza nella società moderna, alle prese con dei problemi che non si possono più rimandare. Gli strumenti ci sono; vanno solo attuati e condivisi da tutte le istituzioni politiche e private, puntando sempre di più verso un futuro sostenibile. L’unico modello possibile per salvare il pianeta, e, di conseguenza, noi stessi.

Architettura come suono

Questa sensibilità ambientale rappresentava uno dei punti centrali della poetica di Pinuccio Sciola. Una carriera dove si era contraddistinto per delle opere di straordinaria fattura e con un’anima che si percepisce ancora oggi. Solo pochi artisti riescono a imprimere la loro identità sui loro lavori. La sua era un dialogo costante con la natura, che si legava a queste opere d’arte incrementando il valore e le potenzialità dei materiali usati per le sue sculture. Tutto questo era stato al centro di gran parte della produzione dell’artista nato a San Sperate, al centro proprio in questi giorni di un’altra mostra, Madre pietra, in programma al Castello di San Michele di Cagliari.

Sound Architectures è invece una parte del fitto programma presente alla Biennale di Venezia, dove i curatori si sono occupati di selezionare alcune opere che raccontano il tema della pluralità e della complessità urbana, dalle sculture delle Città Future a quelle delle Città Sonore. Le loro caratteristiche rappresentano appieno un ecosistema scultoreo complesso, al pari di tutto ciò che ci circonda. L’obiettivo è di creare un confronto articolato con il tema urbano, andando oltre il singolo oggetto, e concedendo all’osservatore una lettura completa della realtà umana. Sempre all’interno del Padiglione Italia, ci sarà inoltre il Concerto del compositore e pianista Andrea Granitzio, che instaurerà un dialogo con le Pietre Sonore di Pinuccio Sciola, suonate per l’occasione dalla figlia Maria.

Il catalogo Pinuccio Sciola. Una sensibilità architettonica

Insieme alla mostra, organizzata dalla Fondazione Sciola con la Galleria Copetti Antiquari di Udine e con il sostegno della Fondazione di Sardegna. Sarà possibile acquistare il catalogo Pinuccio Sciola. Una sensibilità architettonica, curato dalla storica dell’arte Giulia Pilloni insieme all’ art critic e art consultant Viviana Vergeiro Guerra, con la prefazione del curatore della mostra Architetto Pierandrea Angius. Un volume indispensabile che punta a valorizzare la produzione artistica di questo grande autore.

Riccardo Lo Re

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