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Sardegna, il mondiale di rally è ai nastri di partenza

È la città di Olbia a ospitare il quartier generale della manifestazione. E c’è molta attesa anche per la prova speciale di Arzachena

Rally Italia Sardegna

I motori sono accesi. Il centro di Olbia è transennato e nell’area del molo Brin, davanti al centro storico, il paddock risplende sotto il sole. L’unica tappa italiana del mondiale di rally è finalmente arrivata ai nastri di partenza. Quella del Rally Italia Sardegna, in programma da giovedì 3 a domenica 6 giugno, sarà l’edizione numero 18. E sarà anche quella del ritorno della carovana mondiale in Gallura e in particolare nella città di Olbia, considerato sono passati già alcuni anni da quando ospitò il quartier generale per l’ultima volta.

I numeri del rally

La tappa, che partirà dalla città di Alghero e che si concluderà a Olbia, è organizzata dall’Automobile Club d’Italia con il supporto della Regione Sardegna ed è valida come quinta prova iridata. Sono 58 gli iscritti, ai quali si aggiungono i 44 partecipanti attesi per il secondo round del Campionato Italiano Rally Terra e del Campionato Italiano Rally Junior. Le auto da corsa attese al via sono 102. E in totale sono 25 le nazionalità rappresentate per un rally in grado di produrre un indotto di circa 88 milioni di euro, a fronte di un investimento di poco più di 3,5 milioni. Saranno percorsi 303,10 chilometri, suddivisi su 20 prove speciali immerse in 1.299,02 chilometri di percorso complessivo diviso su tre giorni di gara.

Le prove speciali

Tutto comincerà giovedì 3 giugno con lo shakedown a Loiri, a sud di Olbia, mentre nel pomeriggio la cerimonia inaugurale andrà in scena ad Alghero. Venerdì 4 giugno le prove nel Monte Acuto e nell’Alta Gallura e il giorno successivo ancora nel Monte Acuto, più Anglona e Gallura.

Infine, domenica 6 giugno spettacolo tra Aglientu e Santa Teresa e anche lungo lo storico percorso di Arzachena – Braniatogghju, poco lontano dalle spiagge della Costa Smeralda e dal borgo di Porto Cervo.

Una grande vetrina

Per la Sardegna, e la Gallura, terra molto legata alla tradizione motoristica grazie al leggendario Rally Costa Smeralda, il fatto di ospitare la tappa mondiale è motivo di grande orgoglio. Anche perché il rally verrà trasmesso in diretta e sarà visibile in tutto il mondo, raggiungendo oltre 55 milioni di spettatori attraverso la piattaforma Wrc+ e Rai Sport. «Esprimo la felicità della comunità olbiese per la collaborazione riscontrata dai vertici dell’Automobile Club Nazionale e provinciale di Sassari, in particolare la collaborazione di Giulio Pes – commenta Settimo Nizzi, sindaco di Olbia -. Questa non è una manifestazione sportiva che interessa la sola città, ma è un evento dell’intera Sardegna e vuole continuare a rappresentare tutta la Regione. Quindi, in qualunque luogo sia il quartier generale, la gara è dell’isola. Lo dico da olbiese perché ci credo fortemente. Continueremo a sostenere la gara come abbiamo fatto. Ringrazio a nome della città e dell’intero territorio per aver creduto nella manifestazione». Alla conferenza stampa di presentazione del rally, oltre al sindaco di Olbia, hanno partecipato anche Angelo Sticchi Damiani, presidente nazionale Aci, gli assessori regionali al Turismo e alla Programmazione, Gianni Chessa e Giuseppe Fasolino, Giuseppe Calvisi, capo gabinetto assessorato al Turismo, Giulio Pes, presidente Aci Sassari, e Antonio Turitto, general manager del Rally Italia Sardegna.

Dario Budroni

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