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Quando l’arte è una questione di coppia

Intervista doppia all’attrice Elena Sofia Ricci e al compositore Stefano Mainetti: «Lavorare insieme? È un valore aggiunto»

Elena Sofia Ricci

Star indiscussa del grande schermo lei, compositore e direttore d’orchestra lui, Elena Sofia Ricci e Stefano Mainetti formano un connubio di straordinaria eleganza e rappresentano l’eccellenza artistica italiana nei propri settori di attività. Li abbiamo incontrati a margine della partecipazione al Filming Italy Sardegna Festival diretto da Tiziana Rocca.

Siete una coppia artistica super premiata e amatissima dal pubblico. Come conciliate lavoro e famiglia?

ESR: «Come fanno tutte le coppie che lavorano. Stefano è sicuramente più presente, visto il suo lavoro di compositore che lo porta a scrivere le sue musiche da casa. Io, invece, sono costretta a spostarmi per essere presente nei set».

SM: «Il fatto di avere due professioni così diverse è alla base del successo del nostro matrimonio. Nei pochi momenti in cui riusciamo a stare insieme ci coccoliamo e giochiamo con la nostra ironia.

Lavorare insieme: valore aggiunto o limite insuperabile?

SM: «Anche in questo momento stiamo lavorando insieme, in teatro, su un bellissimo testo di Tennessee Williams, La dolce ala della giovinezza, per la regia di Pierluigi Pizzi e non è la prima volta che succede. È un valore aggiunto perché siamo riusciti a raggiungere dei risultati, soprattutto in teatro, che difficilmente avremmo ottenuto separatamente, senza l’armonia magica che ci garantisce la nostra convivenza felice».

ESR: «Penso sia stata anche una bella scoperta, soprattutto per me come interprete. Mentre provavo il monologo da I Blues, sempre di Williams, in particolare l’angoscioso e gotico Ritratto di Madonna, Stefano scriveva in tempo reale la musica di scena e accompagnava il mio studio. Era come surfare nel mare e quindi non poter uscire da quell’onda di suoni avvolgente: io seguivo la musica e contemporaneamente le note create da Stefano si modellavano sulle mie modulazioni. Quasi una sfida con la parola che acquista forza e potere grazie alla musica che la impreziosisce».

La Costa Smeralda è meta privilegiata per le vacanze di attori e musicisti famosi. Quale parte della Sardegna amate di più?

SM: «Da ragazzo ho frequentato molto la zona di Porto Cervo e poi da lì ho scoperto tante altre mete stupende della Gallura, ma devo dire che la Sardegna è tutta meravigliosa. Presto andremo insieme anche a conoscere le zone più selvagge».

ESR: «Io, invece, abituata a Forte dei Marmi e Fregene, conobbi a 14 anni l’Arcipelago de La Maddalena e mi sembrò di entrare in un film. Ha ragione Stefano: stupore e meraviglia, non ci sono altre parole».

Gigi Maestri