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Pelosa a rischio, nel 2020 scatta il numero chiuso

La spiaggia di Stintino è minacciata dall'erosione. Dalla prossima estate si pagherà anche un ticket

Tanto bella da essere in pericolo. La Pelosa di Stintino, considerata una delle spiagge più incantevoli del Mediterraneo, è costantemente invasa di bagnanti. D’estate pullula di ombrelloni e corpi al sole. Un gigantesco formicaio che sta mettendo a rischio il delicato equilibrio su cui si regge la meravigliosa spiaggia. Per questo il Comune di Stintino si è trovato costretto a correre ai ripari. Dalla prossima estate entrerà in vigore il numero chiuso. E per poter fare un bagno nelle trasparenti e bassisime acque della Pelosa bisognerà pagare un ticket.

Già da tempo si cerca di combattere gli effetti del sovraffollamento. Per esempio alla Pelosa è vietato utilizzare i classici asciugamani da mare: il sole si può prendere soltanto sulle stuoie. Un modo, questo, per evitare l’asporto involontario dei granelli di sabbia. Per lo stesso motivo, prima di lasciare la spiaggia, è obbligatorio sciacquarsi i piedi in apposite fontanelle.

Dopo i primi provvedimenti, il Comune di Stintino ha deciso di andare oltre. E così dall’estate 2020 soltanto 1.500 persone potranno accedere ogni giorno alla Pelosa. Inoltre si pagherà un ticket. Alcuni studi confermano infatti che il sovraccarico antropico, insieme al mare e al vento, sta accelerando l’erosione della lunga spiaggia. Dunque, meglio intervenire prima che sia troppo tardi.

La Pelosa è una delle spiagge più famose e frequentate della Sardegna. Si trova nella punta nord-ovest dell’Isola, di fronte all’isola dell’Asinara. Caratterizzata dalla sabbia bianchissima, dal basso fondale e dal mare turchese, la Pelosa non è l’unica a numero chiuso. A farle compagnia ci sono altri capolavori della natura come Cala Goloritzè, Cala Mariolu e Cala Biriola.

Dario Budroni

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