Home / Stili di Vita  / Benessere & Sostenibilità  / Oceans in Transformation, arte e scienza raccontano gli oceani

Oceans in Transformation, arte e scienza raccontano gli oceani

La mostra di Ocean Space nasce da un lungo progetto affidato da TBA21-Academy agli architetti di Territorial Agency

Territorial Agency: Oceans in Transformation, curata da Daniela Zyman, doveva essere inaugurata lo scorso 22 marzo, all’interno della splendida Chiesa di San Lorenzo di Venezia. Il coronavirus non rientrava nei loro piani, ma questa emergenza sanitaria, che ha posticipato l’evento al 27 di agosto, sembra aver aiutato molto a comprendere gli effetti delle nostre attività sugli oceani. Se prima c’era un po’ di diffidenza sul fatto che l’uomo possa davvero influenzare la natura con le sue azioni, ora ne abbiamo assoluta certezza. Basta vedere com’era Venezia nel pieno del lockdown. Le immagini di una laguna senza l’uomo erano impressionanti. Lo stupore era tutto rivolto al ritorno di alcune specie animali, e ad alcuni canali che mostravano per la prima volta dopo molto tempo i suoi fondali.

L’eccezionalità di questo evento è stato l’unico in cui la natura ha avuto il suo momento di respiro. Come se ci fosse stata una breve tregua da questo lungo processo di trasformazione del nostro ecosistema che molti studiosi indicano con  l’Antropocene. La mostra Territorial Agency: Oceans in Transformation cerca di spingersi oltre, raggruppando una serie di dati raccolti lungo tre anni di ricerca. Un progetto, affidato da TBA21 Academy, che ha visto la partecipazione di architetti del Territorial Agency, con il supporto di John Palmesino e Ann-Sofi Rönnskog.

Venezia, presente e futuro

La città di Venezia ha conosciuto da vicino gli effetti del cambiamento climatico, a tal punto da diventarne un simbolo a livello globale. L’innalzamento del livello del mare ha più volte causato alluvioni, interessando buona parte della laguna.

Quella che molti ricordano fu quella del novembre 1966, quando a novembre l’acqua raggiunge la soglia di 194 cm. La memoria tuttavia rimanda all’alluvione del 2019, accomunati da un mese poco felice per la città. Anche lì, i danni furono ingenti: l’acqua, toccato il livello di 187 cm, mise in ginocchio l’80 % della città.

Ciò che colpisce, oltre alla gravità e ai danni economici, è la frequenza di questi eventi. «Negli ultimi 150 anni– afferma il ricercatore dell’Istituto di Scienze Marine Georg Umgiesser al New York Times ne abbiamo avuti 24. Un quarto di loro è stato negli ultimi due anni, e questo ci dà un’indicazione che qualcosa sta cambiando». In assenza di politiche mirate, il rischio è che la città venga sommersa dal mare.

Per dare un’idea, il 19 maggio davanti la Chiesa di San Lorenzo è stata installata un’opera multimediale chiamata When Above …”. Una linea luminosa, tracciata lungo la facciata, ha mostrato fino a che punto può arrivare il mare senza che vengano attuati degli interventi a livello globale.

I dettagli

In cosa consiste Territorial Agency: Oceans in Transformation? La mostra cerca di riassumere al meglio questa ricerca triennale commissionata da TBA21-Academy. Lo stato degli oceani in questo caso viene osservato tenendo presente  i vari punti di vista, guardando il fenomeno sotto la lente della scienza e dellarte.

Per i curatori dell’esposizione, l’oceano viene definito un “sensorium”, influenzato da fattori che possono essere sia naturali che culturali. Tutti questi elementi andranno creare delle connessioni che andranno a incidere in maniera positiva o negativa sul pianeta Terra. Queste 7 traiettorie verranno studiate tenendo conto dei processi economici e ambientali che stanno modificando l’ecosistema marino. Dati che verranno tradotti in diverse installazioni multimediali messe a disposizione per il pubblico. La prima, North Sea to Red Sea, riguarderà in maniera specifica la costa europea. Oltre alla parte visiva, Territorial Agency: Oceans in Transformation prevede inoltre un progetto sonoro, freq_wave – the seven seas, sotto la guida di Carl Michael von Hausswolff. In quell’occasione 84 sound artist cercheranno di comporre delle colonne sonore interattive, ispirandosi alle traiettorie mostrate durante la mostra. Alcuni materiali sia testuali che multimediali sono già disponibili all’interno della piattaforma ocean-archive.org, in attesa dell’apertura prevista ad agosto.

Riccardo Lo Re

Credits

Immagine di coperina

  • Ocean Space, Chiesa di San Lorenzo, Foto: Enrico Fiorese

Galleria 1

  1. Ocean Space, Chiesa di San Lorenzo, Foto: Enrico Fiorese
  2. Ocean Space, Chiesa di San Lorenzo, Foto: Nicolò Miana
  3. Territorial Agency: Oceans in Transformation è commissionato da TBA21–Academy. La rapida urbanizzazione in Cina colpisce il pennacchio del fiume Yangtze vicino a Shanghai. Dati ESA Sentinel 2. © Territorial Agency
  4. Territorial Agency: Oceans in Transformation è commissionato da TBA21–Academy. Le piattaforme continentali europee sono tra le aree più sfruttate dell’oceano globale. Attività di trasporto aggregato e licenze petrolifere. Dati EMODnet. © Territorial Agency
  5. Territorial Agency: Oceans in Transformation è commissionato da TBA21–Academy. Una vista sul fondo dell’oceano Pacifico, al largo delle coste delle Hawaii. Dati sonar multiraggio. © Territorial Agency

Galleria 2

  1. Territorial Agency: Oceans in Transformation è commissionato da TBA21–Academy. Batimetria multifascio della Laguna di Venezia. © Territorial Agency
  2. Territorial Agency: Oceans in Transformation. Commissioned by TBA21–Academy. Melt ponds on the ice sheet of Greenland, ESA Sentinel data elaborated by Territorial Agency © Territorial Agency
  3. Territorial Agency: Oceans in Transformation. Commissioned by TBA21–Academy. The East coast of Greenland, ESA Sentinel Data elaborated by Territorial Agency © Territorial Agency
  4. Territorial Agency: Oceans in Transformation è commissionato da TBA21–Academy. Il rapido esaurimento degli ecosistemi costieri del delta del Mississippi, combinato con scenari di innalzamento del livello del mare. © Territorial Agency
  5. Territorial Agency: Oceans in Transformation. Commissioned by TBA21–Academy. Sea ice off the coast of Greenland, ESA Sentinel data elaborated by Territorial Agency © Territorial Agency

[aps-counter]