Nora, la città dove il tempo si è fermato
Dai fenici ai romani passando per i cartaginesi: nella famosa area archeologica si possono ammirare terme, templi e mosaici

Il tempo qui si è fermato davvero. Ci sono stupende ville, un piccolo ed elegante teatro e strade che si snodano tra case e antichi templi. Ma è tutto vecchio di parecchi secoli. Nora è stata la prima città fenicia della Sardegna. È nata sulle rovine di un precedente insediamento nuragico, poi è stata cartaginese e infine romana, diventando municipium e contando un qualcosa come ottomila abitanti. I visitatori e i turisti che arrivano da ogni angolo del mondo, qui, hanno la fortuna di passeggiare sui lastricati e ammirare le bellezze di una cittadina che ha scritto importanti capitoli della storia della Sardegna e anche del Mediterraneo.
Le rovine di Nora si trovano nell’estremo sud dell’isola, nell’istmo di Capo Pula, a pochi chilometri da Cagliari. Fondata dai fenici nell’ottavo secolo avanti Cristo in un luogo da cui si poteva salpare con qualsiasi vento, la città Nora si è poi sviluppata con l’arrivo dei cartaginesi. Ma è stato sotto il dominio romano, cominciato nel 238 avanti Cristo, che l’antico centro sardo ha conosciuto il suo massimo splendore fino a diventare caput viae, cioè il chilometro zero di tutte le strade che attraversavano la Sardegna.
A Nora, che appare come una piccola Pompei in terra sarda, si possono oggi ammirare i resti del tempio di Tanit, del tophet cartaginese, delle terme romane, di lunghe vie pavimentate, di mosaici, di colonne, del foro, del santuario di Esculapio e dell’acquedotto.
E poi ci sono i resti di un teatro, che ogni estate ospita il festival La notte dei Poeti. Sempre tra i resti della città antica è stata trovata la Stele di Nora, oggi conservata nel museo archeologico di Cagliari. Si tratta di un reperto di estrema importanza, visto che è proprio qui che compare, per la prima volta in assoluto, il nome Shrdn, cioè Sardegna. Inoltre a Nora, il 15 gennaio del 303, è stato ucciso il martire cristiano Sant’Efisio, il cui culto è molto diffuso nel sud dell’isola. Un altro aspetto affascinante dell’area archeologica riguarda la possibilità di fare snorkeling nello stupendo mare che bagna l’istmo di Pula, dove lungo i fondali si trova parte dell’antica città ormai sommersa.
Informazioni utili
Il sito archeologico di Nora si trova nel territorio comunale di Pula. I reperti più importanti sono conservati al Museo Patroni di Pula e al Museo archeologico di Cagliari. Il sito dista 38 chilometri da Cagliari, 308 da Olbia, 332 da Arzachena, 247 da Sassari e 127 da Oristano. Per maggiori informazioni visitare il sito visitpula.info.
Dario Budroni

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