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Leggeri come l’aria, vibrano i nuovi carré Hermès

Le nuove fantasie della collezione Autunno/Inverno 2019/2020

La seta esce dagli schemi, supera i confini e irradia il suo stile con colori pop, nuovi formati e motivi densi di dinamicità. I carré di Hermès infrangono i codici e sublimano la bellezza del viso, del collo e delle spalle, raccolgono i capelli come turbanti e impreziosiscono abiti e borse. Chi li indossa si trasforma in un’amazzone urbana, in un’audace avventuriera o in una sognante eroina.

I nuovi must della stagione di Hermès offrono meravigliosi disegni e incursioni nei cromatismi, in universi inconsueti e nelle pagine della storia, illuminando e riscaldando le giornate invernali.

Ad ogni nuova stagione Hermès collabora con nuovi ed eclettici illustratori, che creano all’interno dei carré composizioni eccentriche e giocose, attingendo a piene mani dai propri sogni e dalla tradizione della Maison. Gli iconici carré, bandane, twilly e gavroche assumono nuove sembianze intraprendendo viaggi nell’immaginario e ammantandosi di preziosi riferimenti artistici e culturali.

Fiori immensi, lussureggianti e alteri, invadono case e palazzi di una città fantastica: è il mondo sognato nel carré À l’ombre des pivoines, creato dalla coppia di illustratori Octave Marsal e Théo de Gueltzl, un gioco poetico che si declina in delicate tonalità di verde e di blu; si ispira invece a un famoso libro di Sebastian Munster, il carré Cosmographia Universalis di Jan Bajtlik, che evoca un paesaggio in cui l’architettura si mescola alla flora e alla fauna, con l’apparizione di ippocampi, mostri marini e piramidi.

Grandi, caldi e avvolgenti, sono gli scialli orlati a mano della linea La Clairière, con un 70% di cachemire e 30% di seta, ideali per le giornate più fresche. Il Carré Wash 90 Kachinas, in twill lavato a mano 100% seta, è vellutato al tatto e dall’aspetto patinato, e di una morbidezza irresistibile. Ispirato alle bambole rituali Kachina, nel suo quadro fa convivere in perfetta armonia spiriti, antenati, nuvole, divinità e bambole, quasi un tributo ai culti ancestrali.

Piccolo e iconico accessorio in seta, il twilly Bolduc au Carré si può annodare in mille modi per dare un tocco estroso al look di ogni giorno. Il Bolduc, un nastro di lino o di cotone che lega con grazia i pacchi, è uno dei segni emblematici della Maison. Semplice e raffinato, bordato da un tratteggio che evoca il famoso punto sellaio, tra le mani di Caty Latham il carré diventa un quadro dalle lunghe e sottili strisce che si incontrano e si incrociano, celando o rivelando una carrozza nascosta in una moltitudine di piccoli quadrilateri.

Si porta tra i capelli, attorno al collo o sulla borsa la gavroche in twill 100% di seta orlata a mano: il più piccolo dei carré si indossa con facilità e i suoi colori frizzanti ravvivano ogni look. Disegnata da Kongo – un writer in costante movimento che ha lasciato la sua impronta a New York, Parigi, in Brasile e a Hong Kong – la gavroche conferisce nuova dignità alla street art. Confrontandosi con Hermès, Kongo passa dal cemento alla seta, lanciandosi sul carré come farebbe su un muro, con talento, audacia e vitalità, in un’esplosione grafica di intensa policromia.

Timballi di pasta di mandorle, croquembouche di pistacchi, zuccheri colorati e bignè compongono la stravagante scenografia del carré La Pâtisserie Française, che testimonia la straripante immaginazione di Pierre Marie. Il disegnatore, immergendosi nella lettura de Le Livre de pâtisserie, un libro di cucina francese pubblicato nel 1873, ha realizzato dei carré irresistibili, una vera tentazione per gli occhi e un’arma di seduzione ludica e golosa.

Il Carré 90 Jungle Rainbow Love, uno dei più bei disegni di Robert Dallet, in questa edizione è rivisitato con una fantasia cromatica che ne modifica la percezione. Strisce multicolori sono stampate sul disegno, come un filtro che si sovrappone a una scena che comunica grande tenerezza. Due leopardi si osservano con amore sotto lo sguardo stupito di un galagone nascosto tra le orchidee. Li circondano farfalle e uccelli, pigliamosche del paradiso, gruccioni, nettarine e inseparabili. Una scena che trasmette emozioni intense a chi lo indossa e a chi lo ammira.

Un carré naturalista è quello immaginato da Katie Scott, che ha disegnato il Carré 90 Index Palmarum ispirandosi all’Historia Naturalis Palmarum, opera del XIX secolo del botanico ed esploratore Carl Friedrich Philipp von Martius. La varietà di forme e colori di una delle specie più antiche del pianeta è così sorprendente da farci chiedere: che cosa c’è di più creativo della natura stessa? Anche l’immaginario di François Houtin è popolato dai giardini; il mondo vegetale è fonte inesauribile della sua ispirazione. Questo giardiniere paesaggista, incisore e disegnatore propose, alcuni anni fa, un’interpretazione personale e onirica del giardino mediterraneo di Leïla Menchari. Lo scialle 140 Le Jardin de Leïla au Bloc, 70% cachemire e 30% seta, orlato a mano, è un omaggio all’amore per la natura, con i suoi alberi immensi abbracciati da liane e un’immagine paradisiaca del mondo vegetale.

L’emblematico rapporto di Hermès con la natura e con le culture di tutto il mondo sono in perfetta sintonia con la mission della Maison, che ha fatto dello sviluppo sostenibile una delle sue impronte distintive, assieme alla ricerca di autenticità e al senso di responsabilità su cui fonda i suoi valori, con l’obiettivo di preservare un mondo poliedrico e multiculturale in armoniosa bellezza.

Narthalie Anne Dodd

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