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Le vie de sos Pinnettos, le capanne dell’Ogliastra in un app

Il progetto nato da Coldiretti Nuoro Ogliastra con il supporto dalla Camera di Commercio di Nuoro

Oltre ai nuraghi c’è molto di più. Può sembrare una frase a effetto, ma chi si troverà in Sardegna si accorgerà della sua incredibile ricchezza. Un patrimonio culturale che comincia dalla civiltà nuragica e si sviluppa fino ai giorni nostri. Solo qui si possono trovare delle antiche costruzioni in pietra che risalgono a tantissimi anni fa. L’Ogliastra ha infatti una grande particolarità. Anzi, più di una. Ma questa volta al centro ci sono loro, le pinnette. Delle opere architettoniche davvero uniche.

Alle pietre non servivano leganti per mantenersi in piedi. La sua forma circolare cambia leggermente profilo osservando il tetto simile a un cono. Ma nel complesso questi edifici rispecchiano molto quelle che erano le capanne che circondavano i nuraghi, anche se in questo caso le pinnette si distinguono per il fatto che venivano usate dai pastori quando stava al pascolo con il suo gregge. Le vie de sos Pinnettos è proprio questo. Un percorso unico e sostenibile alla scoperta della storia di questa regione.

I dettagli
Il programma, organizzato da Coldiretti Nuoro Ogliastra e finanziato dalla Camera di Commercio di Nuoro, vede la collaborazione dei comuni limitrofi di Dorgali, Baunei, Orgosolo e Urzulei, sostenuti da alcune imprese agroalimentari e turistiche che operano in quella regione.

Il progetto ha un grande obiettivo: «valorizzare la tipica costruzione della cultura pastorale in un percorso ideale che unisce le antiche dimore con i prodotti e le bellezze naturalistiche e culturali dei territori in cui si trovano» usando le parole del presidente di Coldiretti Nuoro-Ogliastra Leonardo Salis.

L’app
La vera novità sta nella grande capacità di raccogliere tutte queste emozioni. Ed ecco che arriva in soccorso un’app, Le vie de sos Pinnettos, dove l’utente può scoprire tutto ciò che ruota attorno alla pinnetta, dai materiali fotografici a filmati esclusivi. Nell’applicazione risiede un frammento di grande interesse storico, dove si può rivivere quel periodo anche grazie alle testimonianze di chi ci ha davvero vissuto trasformandole in luoghi che hanno ancora voglia di raccontarsi. E per farlo si servono anche dell’aiuto del visitatore, che oltre a conoscere i vari percorsi può anche contribuire postando e condividendo foto e video all’interno dell’app. Insieme a Campagna Amica, che sarà lì a offrire il meglio delle prelibatezze gastronomiche regionali.

«Le vie de sos Pinnettos – sostiene il direttore di Coldiretti Alessandro Serra – è un progetto aperto e inclusivo, e siamo già in contatto con altre amministrazioni comunali ed aziende che vogliono aderire». Questo perché «ha una valenza storica, culturale, identitaria ed enogastronomica ma anche ambientale – conclude Serra – perché valorizza un territorio ed un paesaggio unico, figlio del rapporto simbiotico tra uomo animale e natura. È insomma il mondo dei caprari che diventa un percorso esperienziale che farà scoprire e vivere ai turisti i luoghi isolati in cui custodivano i propri animali, divenuti nel tempo custodi di quel mondo, esempio di presidio del territorio e modellatori di quel paesaggio».

Riccardo Lo Re

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