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Jaeger-LeCoultre Reverso Tribute Nonantième: magico

Nel 2021 Jaeger-LeCoultre festeggia i 90 anni del suo simbolo con una complicazione sorprendente in un orologio in edizione limitata

Jaeger-LeCoultre Reverso

Ci sono orologi che hanno fatto la storia e storie create apposta per rendere grandi certi orologi. Il Reverso di Jaeger-LeCoultre è sicuramente un esempio sia di grande orologio, sia di grande storia. Una storia che in questo 2021 compie 90 anni, traguardo che il marchio celebra con un’edizione speciale del suo orologio simbolo: il Reverso Tribute Nonantième.

Se possiamo oggi festeggiare questa ricorrenza lo dobbiamo anche alla tenacia di una famiglia italiana, la famiglia Corvo. Appassionato di Alta Orologeria, Giorgio Corvo fondò a Milano la Corvo & C. nel 1960 e diventò distributore di Jaeger-LeCoultre per il mercato nazionale.

Nei primi anni ’70 trovò nella manifattura del marchio alcune decine di casse di Reverso risalenti agli anni ’40, senza movimento. Decise di portarle in Italia e, dopo avervi inserito un movimento, convinse il marchio che un rilancio del Reverso avrebbe funzionato e sarebbe stato un successo per Jaeger-LeCoultre. Gli svizzeri gli diedero ascolto e da lì partì la rinascita di un simbolo.

Tanti compleanni, tante complicazioni

Nato nel 1931 per soddisfare le richieste dei giocatori di polo, che desideravano proteggere il vetro del proprio orologio durante le partite, il Reverso rispose a questa esigenza con la sua cassa ribaltabile, che ne fece un classico del XX secolo insieme alle sue inconfondibili linee Art Déco.

In origine, la cassa del Reverso e il suo movimento modellato non erano stati concepiti per ospitare complicazioni, tanto che per i suoi primi 60 anni di vita all’orologio non ne furono aggiunte. Solo nel 1991, a 60 anni dalla creazione, il Reverso Soixantième ospitò l’indicatore della riserva di carica e il datario: fu il primo Reverso con complicazioni e il primo con fondello in vetro zaffiro, che permetteva di ammirare il movimento al suo interno.

Aperta la strada alle complicazioni, al Soixantième seguì nel 1993 il Reverso Tourbillon, il primo orologio da polso della Manifattura con tourbillon. Nel 1994, Jaeger-LeCoultre lanciò il Répétition Minutes e nel 1996 il Reverso Chronographe Rétrograde. Due anni dopo toccò al Reverso Géographique e, in concomitanza con il nuovo millennio, arrivò il Quantième Perpétuel. Nel 2001, a 70 anni da quel 1931, fu la volta del Reverso Septantième, il cui movimento offriva una riserva di carica di 8 giorni.

Reverso Tribute Nonantième: il fronte

Ora, a novant’anni dalla nascita dell’orologio, Jaeger-LeCoultre presenta il Reverso Tribute Nonantième, che combina un’espressione visiva nuova con diverse complicazioni classiche. La cassa è in oro rosa, di dimensioni 49,4 x 29,9 mm, e presenta le godronature tipiche del Reverso; il quadrante è argentato con finitura soleil satinata, indici applicati dorati e lancette Dauphine.

Nella sua parte inferiore è posizionato un cerchio, formato dal contatore dei piccoli secondi che racchiude l’indicatore delle fasi lunari. Sotto le ore 12 si trova invece un ampio datario, incorniciato da una linea applicata di oro rosa che riprende la forma rettangolare del quadrante e della cassa.

Reverso Tribute Nonantième: il retro

La sorpresa è però sul secondo lato dell’orologio, ed è davvero una sorpresa perché dal quadrante frontale nulla sembra trasparire. Ribaltando la cassa si ammira infatti una delle complicazioni orologiere più popolari, completamente inedita per il Reverso.

Il fondello, in oro rosa come tutta la cassa, è occupato da due aperture rotonde di diverse dimensioni, una più piccola sopra e una più grande sotto, posizionate a forma di 8. Sono messe in evidenza dalla bordatura godronata che richiama la lavorazione del bordo superiore e del bordo inferiore della cassa.

L’apertura circolare superiore consente di leggere l’indicazione delle ore digitale semi-saltante. Si tratta di una prima assoluta per il Reverso di Jaeger-LeCoultre, una complicazione che richiama le indicazioni digitali sviluppate dalla Manifattura per gli orologi da polso realizzati negli anni Trenta.

L’apertura circolare sottostante contiene invece un disco rotante che consente di visualizzare ore e minuti, parzialmente celate da una platina a tre quarti con lacca blu intenso e piccole stelle dorate che raffigurano il cielo notturno. La lavorazione di questa parte è stata realizzata dagli artisti del laboratorio Métiers Rares interno alla manifattura.

All’interno di un piccolo cerchio posto al centro dell’apertura circolare, un sole e una luna dorati e applicati sorvolano l’orizzonte per indicare la notte e il giorno. In un semicerchio al di sotto dell’orizzonte, il logo JL risalta su uno sfondo decorato con motivo soleil.

Un calibro tutto nuovo (come sempre…)

La preziosità dei Reverso con complicazioni è data anche dal fatto che i maestri orologiai di Jaeger-LeCoultre creano ogni volta un movimento a carica manuale del tutto nuovo appositamente per ciascuno di questi orologi. Nel caso del Reverso Tribute Nonantième, si tratta del Calibro 826, che offre la stessa visualizzazione oraria su entrambi i quadranti dell’orologio e ha una riserva di carica di 42 ore, in linea con le prestazioni della collezione Reverso.

Come spesso accade, non solo tra gli orologi e non solo nel mondo del lusso, l’esclusività non è per tutti. Il Reverso Tribute Nonantième è infatti stato realizzato da Jaeger-LeCoultre in edizione limitata di 190 pezzi, disponibili solo nelle boutique del marchio. Una scelta commerciale comprensibile, perché avere al polso l’omaggio a un pezzo di storia dell’orologeria è qualcosa che è riservato solo a chi sa scegliere, gustare e amare la micromeccanica.

Davide Passoni

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