Home / Destinazione  / Dintorni  / Dintorni/Mete  / Il misterioso Altare rupestre di Santo Stefano

Il misterioso Altare rupestre di Santo Stefano

Nelle campagne di Oschiri, in Logudoro, si può ammirare un grande blocco di granito dove furono scolpite numerose forme geometriche

Altare rupestre di Santo Stefano

Fateci un salto. Ne rimarrete affascinati. Nella piana che circonda Oschiri, in pieno Logudoro, nella Sardegna settentrionale, resiste da migliaia di anni un grande blocco di granito sapientemente scolpito. Noto come Altare rupestre di Santo Stefano, è la punta di diamante di un sito ricco di storia e anche di misteri. Ancora oggi, infatti, non è chiara quella che era la sua antica funzione. Si tratta comunque di un unicum. In tutta la Sardegna, non esistono altri luoghi simili a quello oschirese.

L’Altare di Santo Stefano

Si trova a un paio di chilometri dal centro abitato di Oschiri, a metà strada tra Olbia e Sassari, in aperta campagna, davanti alla chiesetta di Santo Stefano e al centro di una necropoli formata da diverse domus de janas.

Definito impropriamente altare, si presenta più o meno così: un blocco di granito lungo circa dieci metri sul quale, in un antico passato, furono scolpite numerose forme geometriche, in qualche caso successivamente cristianizzate con l’aggiunta di alcune croci.

Mancano delle accurate indagini archeologiche e per questo la reale funzione dell’altare non è ancora nota. In ogni caso, si tratterebbe di un sito molto antico. L’altare potrebbe essere stato scolpito tra il quarto e il terzo millennio avanti Cristo, anche se qualcuno lo fa risalire ai primi secoli dopo Cristo.

L’area archeologica

Nei dintorni dell’altare si può ammirare una necropoli formata da alcune domus de janas, le tombe neolitiche scavate direttamente nella roccia. Accanto all’altare, inoltre, si possono notare ancora oggi altre rocce che riportano sempre dei singolari simboli geometrici. Nella stessa area svetta infine la chiesetta campestre di Santo Stefano, edificata più di cinquecento anni fa.

Dario Budroni

[aps-counter]