L’aria di Carnevale comincia a farsi largo in Gallura. E così nelle case, nelle pasticcerie e nei ristoranti ci si prepara a inondare la settimana più pazza dell’anno con una montagna di frittelle. O meglio, di frisjoli longhi (oppure frisgioli). Cioè le frittelle tipiche soprattutto della zona nord-orientale della Sardegna, subito riconoscibili per la loro indubbia bontà e per la loro orginale lunghezza. Un dolce che da queste parti rappresenta una vera e propria istituzione, visto che in Gallura il Carnevale, quest’anno in programma dal 20 al 25 febbraio, è una festa particolarmente sentita e radicata. Soprattutto a Tempio Pausania, che vanta il Carnevale allegorico più popolare in Sardegna e il sesto in Italia per bellezza secondo il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo. La ricetta de li frisjoli longhi varia a seconda delle zone, ma una delle più comuni è questa:

Ingredienti

Preparazione

Si comincia con il rovesciare la farina in una ciotola. Poi si aggiungono il latte tiepido, con il lievito di birra sciolto dentro, il sale e le scorze grattuggiate di arancia e limone.

Si prosegue versando, lentamente e in modo graduale, sia il succo d’arancia che il liquore. Una volta preparato l’impasto, che dovrà essere compatto, morbido e liscio, è fondamentale coprirlo con una tovaglietta per poi lasciarlo lievitare per circa cinque ore, finché il volume sarà praticamente raddoppiato.

Dopodiché versare l’olio in una grande padella e prendere un imbuto ben oliato (o saccapoche) e passare l’impasto attraverso di esso, realizzando delle spirali direttamente nell’olio bollente. Ogni frittella sarà pronta nel giro di pochi minuti. Dopo la doratura di entrambe le parti, scolare la frittella e adagiarla su carta assorbente. Infine, passare la frittella nello zucchero.

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