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Sapori, musica e artigianato: a Olbia torna il festival Mirtò

Dal 17 al 21 agosto grande festa nei quartieri della città. In vetrina le tradizioni della Sardegna

festival mirtò Olbia

Un lungo viaggio tra i saperi e i sapori della Sardegna. Il festival Mirtò torna a Olbia e regala alla città la bellezza di cinque giornate all’insegna dell’enogastronomia, della musica, dell’arte e dell’artigianato.

L’emergenza sanitaria legata al coronavirus aveva inizialmente messo in dubbio l’edizione numero sei della manifestazione, ma alla fine gli organizzatori, con tutte le precauzioni previste dalle normative, hanno comunque deciso di riproporre il festival, sempre con la collaborazione del Comune di Olbia, dal 17 al 21 agosto.

Anche quest’anno, come già avvenuto in passato, Mirtò non andrà in scena in un solo luogo ma in più quartieri. Diverse quindi le location. Innanzitutto, il centro storico, che sarà il cuore pulsante dell’evento, tra corso Umberto, piazza Elena di Gallura, piazza Matteotti, vie interne, museo archeologico e cortile interno dell’ex Scolastico. E poi altre zone della città, come piazza Nassirya, chiesa di San Ponziano e piazza San Simplicio.

Il festival Mirtò, il programma 2020

Il festival Mirtò darà la possibilità a tutti di assaggiare alcuni dei migliori piatti della tradizione gastronomica isolana. Grazie a un accordo siglato con la Confcommercio olbiese, saranno gli stessi ristoratori della città a rivisitare le ricette della tradizione in chiave originale e accattivante. Ogni appuntamento sarà poi accompagnato dalla degustazione dei vini delle cantine riunite nel Consorzio del Vermentino di Gallura Docg.

Durante la cinque giorni saranno allestite anche mostre di arte e artigianato. Al museo archeologico, che si trova nel centro storico, si potrà visitare una esposizione che come protagonista avrà in particolare il Comune di Samugheo, che porterà in città la grande tradizione del tappeto sardo, e gli artigiani locali di Confartigianato Gallura.

Sempre al museo spazio anche alla storia e all’archeologia con l’evento Navi, traffici, mercati.

Grande spazio anche alla musica. Durante il festival Mirtò, infatti, andranno in scena i concerti di alcuni dei maggiori esponenti della tradizione musicale sarda.

Per l’occasione è stato inventato un nuovo format, che si chiama Ritmò, che riporterà la magia degli spettacoli dal vivo a Olbia dopo il lungo stop imposto dall’emergenza sanitaria. E così il 17 agosto davanti alla chiesa di San Ponziano si esibirà Piero Marras, considerato il più importante dei cantautori sardi. Il 18 in piazza Nassirya, invece, il concerto dei Cordas et Cannas, da oltre quarant’anni grandi protagonisti del filone della world music.

Il 20 agosto nel giardino del museo archeologico, invece, il live dei Bertas, il gruppo beat-rock nato nel 1965 che ha collezionato anche diversi successi a livello nazionale. Big a parte, sono numerosi i concerti che andranno in scena nel centro città. Tra i protagonisti Paolo Masala, Hollywood Band, Daniela Pes insieme ad Alain Pattitoni, Senes, Estemporanea, Fronte del porto & friends, Pina Muroni, Hollywood Band, Almost Black, Lotto B3, Acoustic Chords e Blaxplosion, più lo show del ventriloquo Andrea Fratellini. Per ogni concerto, e per prevenire ogni tipo di assembramento, l’organizzazione ha previsto un massimo di 200 posti a sedere. Per ogni informazione si può visitare la pagina Facebook del festival Mirtò.

Cosa vedere nella città di Olbia

Olbia, la città più grande della Gallura, è ricca di storia e di bellezze naturali. Sono numerose e molto frequentate le spiagge comprese all’interno dei confini comunali, tra cui Pittulongu, Porto Istana, Bados, Pellicano, Mare e Rocce, Marina Maria e le cale di Capo Ceraso. Nel centro città è possibile visitare il museo archeologico (dove sono esposte due navi romane) le chiese di San Simplicio e di San Paolo, il museo della necropoli di San Simplicio e le antiche vie del centro storico, che ospitano anche numerosi locali. Si può inoltre fare un giro sulla ruota panoramica di 36 metri installata nel lungomare, a pochi passi da corso Umberto. Nell’agro, invece, è possibile visitare il castello di Pedres, la tomba dei giganti di Su mont’e s’abe, l’acquedotto romano Sa Rughittula, il nuraghe Riu Mulinu e il pozzo Sacro Sa Testa. La città di Olbia dista 28 chilometri da Porto Cervo, per un totale di circa 30 minuti in auto lungo le strade provinciali 59, 94 e 73.

Dario Budroni

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