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Sp3 “Daytona”: l’ultimo sogno realizzato dalla casa di Maranello

Il gioiello di casa Ferrari è stato presentato al Mugello nel corso delle “Finali Mondiali”

Ferrari Sp3 Daytona

Sp3 “Daytona”: l’ultimo sogno realizzato dalla casa di Maranello

Il gioiello di casa Ferrari è stato presentato al Mugello nel corso delle “Finali Mondiali”

È ispirata al glorioso sport prototipo che scrisse la storia dell’automobilismo nel 1967 vincendo la 24ore di Daytona. La nuovissima Ferrari Sp3 “Daytona” è l’ultimo gioiello della casa di Maranello prodotto in una serie limitatissima di esemplari nell’ambito del progetto “Icona”. La presentazione ufficiale è stata celebrata nel corso delle “Finali Mondiali” del Mugello, le competizioni che celebrano la fine della stagione agonistica delle corse dedicate ai clienti. È facile immaginare come la “Sp3 Daytona” abbia conquistato il centro dell’attenzione di tutti gli appassionati del cavallino rampante. Come sarebbe potuto essere altrimenti? Questa non solo è una Ferrari, ma è anche uno dei modelli più belli mai prodotti nella storia. Il motore centrale a dodici cilindri aspirato da 6,5 litri eroga la potenza mostruosa di 840 cavalli: si tratta del propulsore a combustione interna più potente mai costruito dalla casa di Maranello.

E le prestazioni? Questa è una macchina derivata dalla pista e dunque anche i dati relativi a velocità massima e ripresa sono da capogiro e senza compromessi: 340 km orari la punta massima raggiungibile e 2,85 secondi per passare da 0-100 km/h, 7,4 secondi da zero a 200 km/h. Estrema. La Daytona Sp3 va ad affiancare altri due gioielli della serie Icona, la Monza Sp1 e Sp2 che sono stati i primi esemplari prodotti per rievocare le auto più belle e leggendarie della storia di Ferrari. La Sp1 e Sp2, lanciate nel 2018, si ispiravano alle barchette degli anni ’50. Il mito Ferrari, dunque, si rinnova, anche grazie a queste produzioni esclusive. Gli ingeneri di Maranello hanno lavorato sull’aerodinamica e su ogni singolo dettaglio: come gli specchietti retrovisori che si trovano in posizione avanzata rispetto alle porte ad apertura alare con Il paraurti che presenta una griglia centrale generosa, incorniciata da due piloni su cui spiccano lame orizzontali delimitate dal bordo esterno del paraurti. I parafanghi sono levigati a doppia cresta rimandano alla plasticità di altre Ferrari Sport Prototipi; l’interfaccia uomo-macchina (HMI) del volante; una serie di lame orizzontali completa la struttura del posteriore; i sedili in stile vintage sono integrati nel telaio, come quelli di un’auto da corsa monoposto. Il prezzo di questo sogno su quattro ruote? Due milioni di euro, ma i 599 esemplari prodotti sono stati già venduti tutti.

Davide Mosca

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