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Donatella Bianchi: «La Sardegna? È la mia seconda casa»

La storica conduttrice di Linea Blu, presidente del Wwf Italia, è al lavoro per promuovere nuove forme di tutela nell’Isola

Giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva, dal 2014 Donatella Bianchi è presidente del WWF. È nota al grande pubblico soprattutto per la conduzione del programma Linea blu in onda su Rai 1.

Lei è una donna con la Sardegna nel cuore. Come nasce l’amore per l’Isola?

L’amore per la Sardegna è una diretta conseguenza dell’amore per il mare che mi accompagna da sempre. La Sardegna è un’isola magica, ancestrale, con una natura dirompente e un mare che riesce a stregarti. Ma la Sardegna è anche la mia seconda casa visto che è la terra dei miei affetti e, come tutti sanno, di mio marito.

La tv, e in particolare la bellissima trasmissione Linea Blu di Rai 1, è stata importante per sensibilizzare il cittadino sui temi del rispetto per il mare e per l’ambiente?

Credo che Linea Blu sia stata molto importante per trasmettere ai telespettatori la necessità di difendere il mare e le nostre coste che non solo sono ambienti estremamente delicati ma che subiscono ogni giorno la pressione dell’inquinamento legato ai nostri stili di vita. Linea Blu è molto importante perché, raccontando la bellezza di luoghi unici, trasmette a chi guarda anche l’importanza di tutelarli e difenderli.

La Costa Smeralda e il suo Consorzio sono stati tra i primi in Italia a eliminare le cannucce di plastica dai locali commerciali. A che punto è la battaglia contro l’inquinamento della plastica nei mari?

È indubbiamente il tema più urgente da affrontare. Le numerose campagne di sensibilizzazione dedicate all’emergenza plastica in mare hanno posto con forza l’esigenza di intervenire per ridurre la dispersione di plastica monouso e attivare iniziative di mitigazione urgenti. Purtroppo la legge Salvamare ha subito un rallentamento: quella potrebbe essere uno strumento importante per contrastare il fenomeno. Quest’estate abbiamo lanciato la più grande campagna contro l’inquinamento da plastica con pulizie di spiagge, accordi con aziende, come quello con Federalberghi per eliminare il monouso, e la più grande campagna di sensibilizzazione mai fatta attraverso il Jova Beach Party, dove a ogni tappa, insieme a Jovanotti, che ha aderito alla nostra iniziativa, abbiamo lanciato messaggi contro l’inquinamento da plastica.

A quando risale la prima visita in Costa Smeralda di Donatella Bianchi?

Da adolescente. La Spezia, la mia città natale, era ben collegata via mare con la Corsica e la Sardegna e la Gallura era una delle mete preferite da noi ragazzi.

Senza il Wwf il mondo non sarebbe lo stesso. Ci sono progetti a breve scadenza per l’Isola?

Se oggi esiste la consapevolezza che bisogna invertire la rotta sugli stili di vita, sui consumi e sui modelli di produzione è anche grazie al lavoro fatto dal Wwf. In Sardegna ci siamo occupati di Budelli, sostenendo la campagna dei ragazzi di Mosso. Stiamo studiando la fattibilità di qualche forma di tutela del Canyon di Caprera, costantemente frequentato dai giganti del mare, e mi piacerebbe trovare una forma di valorizzazione dei Patriarchi di Luras, olivastri millenari dalla circonferenza straordinaria databili, secondo alcuni esperti, tra i 3mila e i 4mila anni, risultando così tra i più vecchi d’Europa.

Gigi Maestri

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