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Delfini e balenottere in via d’estinzione avvistati nell’Amp Tavolara

Durante le attività di monitoraggio gli operatori dell’Area Marina Protetta hanno avvistato una quindicina di delfini e almeno undici esemplari di stenelle striate

AMP Tavolara

Le acque al largo della Sardegna e quelle dell’Area Marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo rappresentano per i tursiopi, delfini costieri che vivono nei fondali bassi fino ai 200-250 metri di profondità, l’habitat ideale in cui riprodursi e vivere. E gli operatori dell’Amp lo sanno bene, visto che da tempo sono impegnati a portare avanti il progetto LIFE Delfi. Grazie all’Associazione SEA ME Sardinia, i ricercatori stanno aggiornando il database su questa specie protetta inserita, tra le altre, nell’allegato II della Direttiva Habitat. E proprio durante una delle attività di monitoraggio per la foto-identificazione degli individui, lo scorso 12 maggio, i biologi hanno fatto cinque avvistamenti di tursiopi, con almeno una quindicina di delfini in totale e raccolto importanti dati su ecologia e comportamento degli animali.

Ad arricchire ancora di più la giornata è stata un’eccezionale serie di avvistamenti tra cui un grande branco di stenelle striate e diversi avvistamenti di balenottera comune, l’unico misticete ritenuto regolare nel Mediterraneo e considerato in pericolo di estinzione, nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Almeno undici gli esemplari di balenottera comune avvistati in diversi gruppi, alcuni in alimentazione e altri in movimento verso nord, poco fuori l’Area Marina Protetta Tavolara punta Coda Cavallo, a testimonianza dell’importanza delle acque al largo della Sardegna anche per i grandi cetacei.

Questo è il periodo in cui la specie si sposta dalle regioni meridionali del Mar Mediterraneo verso il Mar Ligure o anche altre aree di alimentazione come per esempio il noto Canyon di Caprera, al largo delle Bocche di Bonifacio, risalendo il Mar Tirreno e costeggiando l’isola. L’incessante lavoro di monitoraggio da parte del personale dell’Area Marina Protetta e di SEA ME Sardinia contribuisce a portare avanti lo studio dell’ecologia del delfino costiero tursiope e dell’interazione con le attività umane, una potenziale minaccia per questa specie.

Antonella Brianda

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