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Bulli, torna un classico

Riproposto in versione elettrica il furgoncino diventato un mito tra i giovani alternativi e chi voleva un mezzo comodo e di facile guida

Bulli, torna un classico

Riproposto in versione elettrica il furgoncino diventato un mito tra i giovani alternativi e chi voleva un mezzo comodo e di facile guida

Era il classico mezzo usato dagli hippy negli anni Sessanta che lo decoravano a colori sgargianti. Robusto, Sicuro. Economico, Facile da guidare. Versatile. È stato, infatti, anche una vettura usata dall’esercito italiano e dalla Croce Rossa. Adesso torna in versione elettrica, con lo stesso fascino e l’allegria che aveva l’originale furgoncino Transporter, nato nel 1949 da un’intuizione dell’importatore olandese di Volkwagen, Ben Pon, dotato dello stesso motore del Maggiolino, un 4 cilindri boxer raffreddato ad aria di 1131cc da 25cv. A quella seguirono molte variazioni, anche (camper) motoristiche.

Il successo del Bulli, come era affettuosamente chiamato in Germania, divenne un mito generazionale quando le versioni Samba (bicolore con tetto apribile e vetri ovali sul tetto) e Westfalia, (camper) lanciate tra gli ultimi anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, divennero i mezzi di trasporto ideali dei giovani alternativi hippy e figli dei fiori, sia in Europa sia negli Usa, soprattutto nella West Coast della California.

Prodotto fino al 1967 in quasi 1.800.000 esemplari, si distingue dai modelli successivi, ed è definito anche Split, contrazione di Splitscreen, per individuare il caratteristico parabrezza diviso in due vetri. Con ulteriori variazioni arriva fino al T6 lanciato sul mercato nel 2014. Il nuovo modello T1 elettrico rappresenta l’anello mancante. La perfetta evoluzione di un mito a zero emissioni.

Degno erede del primo Transporter elettrico lanciato nel 1972 della Casa tedesca, basato sul T2, l’e-BULLI dell’anno 2020, invece, ha origine dal capostipite della serie: il T1 modello Samba Bus prodotto nel 1966. Ricostruito e dotato di una trazione elettrica di ultima generazione nata sulla base della tecnologia di trazione del Gruppo Volkswagen prevista di serie per i veicoli elettrici Volkswagen di nuova generazione. Sull’e-BULLI viene quindi utilizzato lo stadio di sviluppo attualmente più avanzato della tecnologia a zero emissioni. Il veicolo è così stato dotato di un telaio moderno e più sicuro. Parallelamente, il design di Volkswagen Veicoli Commerciali, in collaborazione con Volkswagen Veicoli Commerciali Oldtimer e il settore Comunicazione, ha sviluppato un concept degli esterni e degli interni altrettanto all’avanguardia e ricco di stile, che trasforma l’e-BULLI nell’anello mancante tra il Transporter elettrico T2 (1972-1979) e il futuro ID. BUZZ (inizio produzione dal 2022). Una simbiosi affascinante di tradizione e modernità, in termini di estetica, tecnologia e dinamica di guida. I primi schizzi mostrano il risultato ottenuto con l’e-BULLI al centro di design di Volkswagen Veicoli Commerciali: un classico high-tech per viaggiatori del tempo. I designer sono riusciti a modernizzare gli esterni di questa icona con grandissimo senso estetico.

Sono dettagli come i nuovi fari circolari a LED a rendere visibile all’esterno la trasformazione della nuova era. Solo sbirciando all’interno attraverso i finestrini ci si rende conto che alcuni elementi non sono quelli che ci si potrebbe aspettare a bordo di un T1. Negli interni, i designer di Volkswagen Veicoli Commerciali hanno rielaborato molti elementi, ma senza perdere di vista il concept originale neanche per un secondo. Queste nuove dotazioni includono i sedili in pelle, mentre tra il sedile del conducente e del passeggero anteriore è posizionata la nuova leva selettrice del cambio automatico. Per il pavimento è stato utilizzato legno, che ricorda il ponte di una nave e in abbinamento al tetto pieghevole di grandi dimensioni, regala a questo “Samba Bus” uno stile fra il vintage e il marittimo.

Vivere la natura viaggiando senza il minimo rumore è sicuramente una delle esperienze più intense che si possono provare a bordo dell’e-BULLI. Anche la plancia ha subito qualche modifica. Ispirato all’originale è il nuovo tachimetro, che ora presenta diodi luminosi (LED) per le marce del cambio automatico selezionate (P, R, N, D). Piccola chicca al centro del tachimetro: il simbolo di un Bulli stilizzato. Un tablet integrato nella consolle sul padiglione consente di gestire le diverse funzioni dell’e-BULLI e di richiamare tutta una serie di informazioni. (Fabio Schiavo)

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