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Brette Harrington, l’alpinista firma l’impresa in Sardegna con la salita del Mezzogiorno di Fuoco

La climber americana, nota per aver compiuto imprese straordinarie con Marc-André Leclerc, ha percorso 230 metri mozzafiato accanto alla costa orientale dell’isola

Brette Harrington

Certe imprese sono difficili da descrivere a parole se non con l’esperienza di chi l’ha davvero vissuta. La climber americana Brette Harrington ha infatti comunicato di aver terminato la salita del Mezzogiorno di Fuoco”  (230 mt; 7 lunghezze), un percorso a dir poco mozzafiato che si trova in uno dei luoghi più suggestivi della Sardegna. Infatti, secondo i maggiori siti specializzati, si tratta diana via a strapiombo affacciata sul Mediterraneo che si avviluppa lungo Punta Giradili. Una cima calcarea che raggiunge la vetta dei 730 metri sulla costa a est della Regione. La via è stata percorsa per la prima volta nel 2006 e liberata nel 2007 da Rolando Larcher. «Lavorare su questa via ha aumentato la mia potenza e la mia resistenza», ha affermato la scalatrice con un post su Instagram. Una sfida complessa ma che non l’ha fermata come ha dimostrato in altre occasioni. L’anno appena passato è stato particolarmente ricco per l’atleta statunitense. Ha inaugurato insieme a Christina Lusti la prima discesa di 1200 metri con gli sci del Polar Moon Couloir sul Kangiqtualuk Agguqti (isola di Baffin). E ha preso parte alla salita di Rayu con Sasha DiGiulian e Matilda Söderlund. Un’altra avventura di 15 lunghezze che l’ha portata a scoprire le bellezze della Spagna.

Brette Harrington è riuscita  inoltre conosciuta per una impresa senza precedenti. È stata la prima della storia a terminare il Chiaro di Luna, in Patagonia, senza l’utilizzo si strumenti di sicurezza. Una salita che tutti inseriscono tra le dieci free solo più leggendarie di sempre. In più è cresciuta a suon di scalate (come l’Auroraphobia al Waiparous River Valley o l’Hidden Dragon sempre in Canada) insieme a un altro mostro sacro dell’alpinismo come Marc-André Leclerc, il protagonista di un documentario (The Alpinist – Uno Spirito Libero) nel quale è presente anche la sportiva americana. In alcune scene centrali del film si vede proprio il rapporto speciale tra i due. Un legame che ancora oltre le scalate e lo sport in generale e che mostrava sia i loro punti in comune che il loro obiettivo che è di spingersi sempre oltre il limite. Un’eredità che Harrington sta portando avanti ogni giorno dopo la prematura scomparsa di Leclerc nel 2018.

Riccardo Lo Re

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