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A Porto Cervo la stagione si allunga a otto mesi

Un traguardo storico che segna un significativo passo in avanti verso l’obiettivo della destagionalizzazione

Porto Cervo

Il 2022 verrà ricordato come l’anno dei record per il turismo anche a Porto Cervo.  La stagione più lunga nella blasonata storia, proprio nell’anno che ha segnato i festeggiamenti per i 60 anni di una delle destinazioni più iconiche al mondo. Per la prima volta quest’anno il periodo di ospitalità è stato allungato a otto mesi, cioè da metà marzo 2022 fino a fine ottobre. Due mesi in più rispetto al passato. Sfidando gli effetti della pandemia, l’inflazione e i costi energetici. Un esempio virtuoso, che parte dal rinnovato desiderio di viaggiare, dopo due anni di restrizioni. Il Cala di Volpe ha chiuso a fine ottobre, con la stagione più lunga della sua storia, avendo aperto per la prima volta già a metà marzo. Pitrizza e Romazzino hanno chiuso nelle prime settimane di ottobre, anche in questo caso con un periodo di apertura maggiore rispetto agli anni passati, mentre l’Hotel Cervo rimarrà aperto sino all’inverno inoltrato, quando inizieranno i lavori di ristrutturazione. Per quanto riguarda Smeralda Holding, che comprende le società Sardegna Resorts, Marina di Porto Cervo, Land Holding, Cantiere di Porto Cervo e SafeBay, la stima di fatturato per il 2022 è di 120 milioni di euro, quindi oltre i risultati del 2019, l’anno precedente la pandemia, in cui il fatturato era stato di 106 milioni. Anche l’ebitda (margine operativo lordo) supera il periodo pre-Covid, con una previsione quest’anno di 41 milioni di euro, contro i 35 milioni del 2019. Un aumento intorno al 20% su standard superiori a grandi destinazioni mondiali. Un successo ottenuto soprattutto grazie alla qualità delle strutture, in virtù del rinnovamento e dei grandi investimenti effettuati in questi anni, ma all’interno di un contesto che fa del Consorzio Costa Smeralda una destinazione “green” di primissimo piano nel mercato turistico globale: si punta sempre di più sugli spazi verdi e un luogo dove vince in pieno il concetto di sostenibilità ambientale. Un anno da record che ha visto proprio il Cala di Volpe, l’hotel più iconico del Consorzio Costa Smeralda, festeggiare la sua stagione al top con la vittoria di tre “Luxe Global Awards”, premi come miglior hotel elegante di lusso nell’Europa meridionale; miglior hotel ultra lussuoso in Europa e miglior hotel di lusso sul mare a livello globale. Un grande riconoscimento per il Cala di Volpe, che completerà il suo personale percorso di rinnovamento quest’inverno. Il presente riguarda gli ultimi lavori su 17 stanze, dopo la conclusione della quarta fase di restyling, un viaggio artistico che ha mantenuto inalterata la bellezza del gioiello architettonico del Consorzio Costa Smeralda con il completamento del programma di rinnovamento dell’ala originale ad opera dello Studio Dordoni Architetti e Moinard Bétaille. Se il Cala di Volpe ha festeggiato la stagione più lunga della sua storia, Pitrizza, Romazzino e Cervo, come abbiamo visto, non sono stati da meno. Anche per gli altri tre alberghi di Smeralda Holding, società italiana controllata da Qatar Holding, braccio operativo di QIA, uno dei fondi sovrani più importanti al mondo, sono arrivati preziosi riconoscimenti. L’Hotel Cervo ha ottenuto dal Luxe Global Award 2022 il Best luxury Architectural Hotel, Best Luxury Hotel & Conference Center, Best Luxury Leisure Hotel; l’Hotel Pitrizza è stato insignito del premio come Best Luxury Villa Resort, Best Luxury Honeymoon resort, Best luxury beachfront resort, Best Luxury Nature Resort; mentre il Romazzino ha conquistato il riconoscimento come Best luxury family beach resort, Best luxury villa resort, Best luxury spa resort, Best luxury beachfront resort.

Giandomenico Mele

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