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A Orgosolo sarà realizzato un murale sul coronavirus

Il sindaco del paese lancia l’idea: un’opera per ricordare le vittime della pandemia

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Le mura del paese sono come un libro. Attraverso volti, slogan e colori raccontano storie di vita quotidiana e vicende e personaggi che hanno cambiato il corso dei decenni. Per questo i murales di Orgosolo sono un patrimonio che continua ad affascinare i visitatori provenienti da ogni angolo del mondo. E adesso, all’indomani del picco dell’emergenza sanitaria scatenata dalla pandemia di coronavirus, l’amministrazione comunale del piccolo centro barbaricino ha deciso di promuovere la realizzazione di un murale dedicato appunto al Covid-19.

A illustrare l’idea è stato direttamente il sindaco del paese, Dionigi Deledda. «Aspettiamo i visitatori da tutta la Sardegna e dall’Italia in attesa dell’arrivo dei turisti stranieri per visitare il nostro territorio e soprattutto i nostri murales – ha dichiarato il primo cittadino in una intervista rilasciata al quotidiano La Nuova Sardegna -. In proposito c’è l’idea di fare una sorta di concorso o comunque di lanciare un appello agli artisti che vogliono realizzare un murale per ricordare questa ondata di morte causata dal Covid che ha interessato tutto il pianeta. Sarebbe un modo per ricordare tutte le vittime. Gli artisti interessati possono contattare il Comune».

La tradizione dei murales, a Orgosolo, di gran lunga uno dei paesi più famosi della Sardegna, è ormai decisamente lunga. A realizzare il primo murale, nel 1969, furono gli anarchici milanesi del collettivo Dioniso

Più tardi, nel 1975, in occasione dei trent’anni dalla Liberazione dal nazifascismo, il pittore e insegnante toscano Francesco Del Casino, insieme agli alunni della scuola media del paese, realizzò più di dieci murales. Poi fu la volta del pittore Pasquale Buesca e del gruppo culturale Le Api. Nel giro di poco tempo gran parte delle mura del centro storico di Orgosolo furono dipinte da abili artisti. I temi trattati sono numerosi e diversi tra loro, ma la maggior parte si concentra su personaggi e avvenimenti storici e sociali. Per questo si possono ammirare murales dedicati alla tradizione barbaricina, alla Liberazione, alla rivolta di Pratobello, a Karl Marx, a Ernesto Che Guevara, ad Antonio Gramsci e anche allo scandalo di Tangentopoli. Nei prossimi mesi, invece, sarà realizzato un murale che avrà l’obiettivo di raccontare una delle più grandi tragedie della storia contemporanea: la pandemia di coronavirus.

Dario Budroni

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